Unioni Civili: che intende fare il Comune di Asti?

da Articolo29.it

Con l’entrata in vigore della Legge 20 maggio 2016, n. 76 istitutiva delle unioni civili fra persone dello stesso sesso, i cittadini e le cittadine sono divenuti titolari di diritti soggettivi, tutelabili anche in sede giudiziaria. Ai sensi del comma 35, infatti, le disposizioni contenute ai commi 1-34 della legge “acquistano efficacia” a partire dalla data di entrata in vigore della legge (dunque già dal 5 giugno 2016). Il comma 28 della legge prevede che «fatte salve le disposizioni di cui alla presente legge» il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi attuativi. A sua volta il comma 34 della legge prevede l’adozione da parte del Presidente del Consiglio dei ministri di un “decreto-ponte” contenente le disposizioni transitorie per la tenuta degli archivi dello stato civile, da emanarsi entro trenta giorni (tale ultimo termine è già scaduto il 5 luglio 2016). L’esercizio di diritti soggettivi, tuttavia, ovviamente non è condizionato né resta sospeso sino all’emanazione dei decreti attuativi. 

L’Ufficio Nuovi Diritti della CGIL di Asti in data odierna ha inviato formale richiesta di informazioni al Sindaco Brignolo e al Dirigente responsabile di Stato Civile in merito alle indicazioni operative per poter esercitare i diritti soggettivi scaturenti dalla Legge 76/2016 in assenza del Decreto ponte.

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